Accordo Confindustria-Sindacati contro i contratti pirata

image_pdfimage_print

Il 28 febbraio scorso è stato raggiunto l’accordo tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil sul nuovo modello della contrattazione collettiva e delle relazioni industriali.

Dopo la valutazione del testo da parte dei tre sindacati, nel pomeriggio del 9 marzo sarà firmato l’accordo definitivo.
Per combattere il dumping contrattuale  da parte delle organizzazioni datoriali  e sindacali prive di rappresentanza, con condizioni economiche e normative peggiorative per i lavoratori,   si prevede in primo luogo  che venga misurata la rappresentanza anche delle associazioni datoriali che stipulano contratti nazionali.

Il testo conferma poi gli attuali due livelli contrattuali: nazionale ed aziendale (in alternativa, territoriale).                        Il contatto nazionale di categoria, in particolare,  deve individuare il trattamento economico complessivo, costituito dal trattamento economico minimo (minimi tabellari) e da tutti quei trattamenti economici (come le varie forme di welfare) considerati dal contratto nazionale comuni a tutti i lavoratori del settore. Il contratto nazionale dovrà anche incentivare lo sviluppo virtuoso della contrattazione di secondo livello, orientando le intese aziendali (o territoriali) verso il riconoscimento di trattamenti economici strettamente legati ad obiettivi di crescita della produttività, dell’efficienza, della redditività o dell’innovazione aziendale.

 

Lascia un commento